Da dove partire per le pulizie degli interni della barca? Dopo aver parlato dei lavori invernali in coperta, concentriamoci sugli interni. Innanzitutto portate via tutto quanto vi é possibile dall’interno della barca. Svuotate la barca da ogni arredo in cui possa annidarsi la muffa che si verrà a creare con l’umidità formata dalla condensa invernale.
Arieggiare la barca
Sappiate che l’escursione termica tra il giorno e la notte, soprattutto d’inverno e con la barca ermeticamente chiusa, é molto elevata. Non perdete perciò le occasioni favorevoli per spalancare osteriggi, oblò e tambuccio ogni qual volta le condizioni atmosferiche ve lo consentono. Inoltre, se avrete predisposto la copertura con un cagnaro invernale, sarà utile lasciare socchiuse alcune aperture. Questo consente, al riparo dalla pioggia, l’aerazione della vostra barca.
Alcune precauzioni: fate in modo che l’aria circoli sotto il telo di copertura e, per evitare che si trasformi in una pericolosa “vela” nelle giornate di bora, cercate di distenderla più bassa che potete.
I lavaggi fondamentali
Ora che non avete più ostacoli e cianfrusaglie, sollevate tutti i paglioli e ispezionate, lavandola accuratamente, tutta la sentina. Lasciatela poi arieggiare mantenendo aperti tutti i piani di calpestio, carabottini compresi. Pulite il frigo e i fornelli, seguendo i consigli di Lei, mamma, moglie o cara amica che sia. Poi, se amate le comodità e vi vantate d’essere capaci di gestire la vostra amata creatura, provvedete alla manutenzione accurata del WC. C’é poco da sorridere! Dovrete prima lavare le pompe con dell’acqua dolce e un po’ di detersivo e poi riempirle con dell’olio di vaselina, che proteggerà le membrane dall’usura della salsedine.
Controlli da non dimenticare
Ricordatevi di controllare sempre e bene tutte le prese a mare, l’attacco dei tubi e le fascette. Con la barca in secco, se é necessario cambiare una saracinesca, è l’unico momento opportuno per farle sostituire.
Le batterie, che sono rimaste per mesi inoperose, andrebbero sbarcate o quanto meno caricate una volta al mese. È comunque preferibile staccare i morsetti e ingrassarli accuratamente. Tutto l’impianto elettrico ha bisogno di una controllatina e sui punti più esposti. A luci di via, contatti interni del quadro e attacchi del motore va data una bella spruzzatina di CRC o di un altro spray protettivo.
Analoga cura deve essere dedicata alle pompe di sentina, in cui vi consiglierei di far circolare dell’acqua dolce calda, ma non bollente. Questo per aiutarvi a scrostare meglio il salso e ogni altra impurità che può annidarsi sulla girante, che andrete a verificare ungendola di grasso adeguatamente.
Le pulizie del serbatoio
Finché non vi capiterà di essere lasciati in panne dal motore intasato dalla morchia del serbatoio, non vi sognereste mai di dover pulire il serbatoio. Recipiente che, nell’universo nautico, viene sempre collocato nella parte più scomoda della vostra barca. Anch’io non mai pensato a questo sacrificio, finché mi son trovato, senza l’ausilio del motore, a dover entrare a Grado in un giorno di bora forte. Da allora ho sempre pensato che una pulitina al serbatoio la dò molto volentieri.
Gli esperti consigliano inoltre che, dopo questa pulizia, il serbatoio di benzina resti vuoto e possibilmente aerato. Quello di gasolio andrebbe riempito per non lasciare spazio alla condensa, affinché il circuito di alimentazione del motore non possa ossidarsi.
La cura del motore
“Dulcis in fundo” c’è il motore, croce e delizia di bordo. Quell’arnese rumoroso, puzzolente e sozzo che divide il mondo della nautica in due caste e classifica gli esseri viventi in “capaci” e “negati”. Se però vi abbandona proprio quando serve scoprite di essergli devoti, poiché senza di lui potreste rischiare il peggio per la vostra amata creatura.
Allora coraggio, accendetelo e fatelo girare per almeno venti minuti, per essere certi di aspirare meglio l’olio vecchio che andrete a sostituire. Collegando la presa a mare con un secchio d’acqua dolce, mantenuto sempre pieno, per un periodo di tempo più lungo effettuerete un benefico lavaggio al circuito di raffreddamento. Alla fine di questo trattamento andrete a smontare la girante per controllarla, ungerla di vaselina e ricollocarla al suo posto.
E buon lavoro!
Scegliere i prodotti adatti alle pulizie degli interni della barca non è sempre facile, ma qua potete trovare tutto il necessario! Io ho finito… di scrivere, ma voi no di lavorare, poiché le pulizie di una barca non si finiscono mai: quest’anno la mia lista contiene 58 titoli di cose da fare. Prendete un foglio di carta, una penna e provate a scrivere ogni cosa che dovreste fare. Sì anche quella! Tutte! Vi sembrano poche?