Se la tua barca a vela inizia ad avere un pò di anni e comincia a balenarti per la testa l’idea di cambiare barca, allora sei capitato nel posto giusto. In quest’articolo ti spiegheremo come vendere una barca usata, a chi affidarti e quale professionista scegliere per questa delicata operazione.
Qualche piccola curiosità
Originariamente esistevano i “sensali“ che anticamente combinavano i matrimoni, maruseer in Lombardia, bacialè in Piemonte, baratin in Friuli e machignun (specializzato però nella intermediazione di cavalli) in Liguria. Col tempo si occuparono anche di terreni e di animali, e più recentemente di appartamenti finché , ai giorni nostri, alcuni si dedicarono alla nautica (da diporto) poiché per le navi e per i loro carichi l’attività era nota da qualche secolo.
L’espressione a me più cara e quella triestina del “trapoler”, cioè l’intrallazzatore di bassa lega, il personaggio che ogni tanto ci farà compagnia nell’intermediazione delle imbarcazioni usate.
Il Broker: chi è davvero questa figura
Il termine internazionale più diffuso e il più abusato è “broker”, in cui ci sta di tutto senza specificare niente e che ha indotto, prima gli immobiliaristi e anche i nautici a fissare delle regole, a dover creare un apposito albo, a selezionare, con esami e riconoscimenti pubblici, chi fa che cosa.
Nel nostro caso parliamo di barche specificatamente usate. Fa più trendy dire “second hand” anche quando ci sono già cinque passaggi di proprietà. E quindi: come vendere la barca usata?
Veniamo al dunque.
Voi vendere la tua barca? La “pista fai da te”
Chi ha deciso di vendere la propria barca e non vuole pagare le commissioni cercherà di fare tutto da solo, ricorrendo ai mille siti esistenti e gratuiti. Ciò va bene per il “barchino“, che non va inteso in quanto piccolo, ma piuttosto di prezzo contenuto, la cui provvigione sarebbe insufficiente a ripagare il tempo impiegato da un serio intermediario.
Lasciamo quindi liberi coloro che scelgono comunque di pubblicare “contemporaneamente” su ebay, subito e vari mercatini e mercatoni la propria intenzione di vendere e così schiamazzando trasmettono a chi volesse comprare la certezza che il proprietario ha fretta di sbarazzarsi della barca e quindi …”se po’ fa”, o meglio si può mercanteggiare ampiamente.
Perché scegliere un Broker per vendere la tua barca usata
Chi ci tiene a dare il giusto valore al proprio bene si rivolgerà all’intermediario. Apriamo una parentesi doverosa.
Nel piccolo mondo della nautica trovate chi si autodefinisce broker, senza un riconoscimento ufficiale, il quale chiede la commissione a entrambe le parti. Questo comportamento è ritenuto scorretto e da alcuni perfino illegale.
Per essere autorizzato a fare ciò bisogna avere la qualifica di “mediatore marittimo“, ottenuta dopo aver superato un esame davanti a una commissione istituita presso la Camera di Commercio competente per la zona in cui si esercita l’attività.
Questa figura professionale verrà iscritta in un albo e sarà autorizzata a richiedere la provvigione a entrambi i contraenti, assumendo una posizione neutra per curare gli interessi delle parti senza preferenze o privilegi per l’uno o per l’altro.
Il broker che prima abbiamo condannato potrebbe redimersi se sarà capace di presentarsi trasparentemente come un mandatario, cioè l’incaricato di chi vende e perciò chiederà solo a questa unica parte la propria commissione.
Scegli con attenzione il tuo referente
E allora che si fa? Si chiede, ci si informa, si chiarisce e poi ci si affida per non avere sorprese, ma solo la certezza che il “broker” non è un “ trapoler”.
Buon vento