Come portare un catamarano a vela: consigli per una vacanza indimenticabile

Il catamarano è l’imbarcazione a vela più sicura al mondo e anche la più tranquilla.
Quando ci sali a bordo per la prima volta percepisci subito la sua stabilità e dopo esserti seduto in plancia scopri che la navigazione, sia a vela sia a motore, sarà semplificata e alla portata anche di chi non ha alcuna esperienza.
Ecco che la tranquillità dell’armatore-skipper si trasferisce immediatamente a tutto l’equipaggio degli amici o dei familiari, che si sono già sistemati negli ampi spazi esterni oppure stanno seduti nell’ampia dinette.
Infatti solamente il catamarano a vela ti consente di navigare senza scomodi o preoccupanti sbandamenti.
Ecco qualche consiglio: come portare un catamarano, come virare con un catamarano a vela e qual è la sua tenuta anche in caso di mare grosso.

Come portare un catamarano: perché è così sicuro?

Il catamarano è come un uomo saggio il quale, per stare in perfetto equilibrio, si appoggia su entrambi i piedi mantenendo le gambe leggermente divaricate. Ecco come vi spiego la funzione dei due scafi, paralleli e distanziati tra loro, che reggono un “corpo” perfettamente centrale e con ciò assicurano la perfetta distribuzione dei pesi.
Nuovamente ci troviamo a confermare la principale caratteristica: la stabilità assoluta che, in particolare nei catamarani a vela della linea Bali, si arricchisce di maggiore rigidità per la fondamentale scelta costruttiva dei cantieri Catana.
I catamarani a vela Bali hanno eliminata definitivamente la rete a prua e vengono costruiti con due uniche stampate della carena e della coperta che poi, riunite e ben incollate tra loro, formano un monoblocco più rigido e molto resistente.
Questo tipo di catamarano, così innovativo per i modelli a vela, può affrontare il mare formato senza timori di cedimenti e con la medesima certezza di non rovesciarsi mai.

Come virare con un catamarano: la scelta più facile da condurre, anche per principianti

Attualmente quasi tutti i catamarani a vela prevedono che il fiocco sia autovirante e quindi, nel cambiare di bordo, chi si trova al timone esegue facilmente la manovra da solo badando unicamente alla randa, la cui scotta si trova a portata di mano, cazzabile con il winch elettrico. Tutto ciò è collocato in modo che una sola persona al comando possa fare le manovre senza neppure alzarsi dalla comoda poltrona dello skipper.
Se poi si deve fare anche uso dei due motori – uno per ciascun scafo – nelle acque interne di un porto, grazie alla maggior distanza tra le due eliche, la manovrabilità diventa più semplice di qualsiasi altro natante a motore con due eliche ravvicinate, a cui è spesso necessario aggiungere una terza elica di prua. Portando la leva di un motore a marcia avanti e l’altra opposta a marcia indietro, il catamarano ruota su se stesso e diventa semplice entrare e uscire da un qualsiasi ormeggio.

Come si comporta il catamarano a vela con il mare formato? Tenuta di mare e consigli in caso di mare grosso

È necessario fare qui una distinzione tra i catamarani provvisti della tradizionale rete a prua e la nuovissima linea dei catamarani a vela chiusi, esattamente come lo sono sempre stati tutti i catamarani a motore di qualsiasi marca.
I primi, cioè quelli con la rete a prua, si ingavonano e lasciano che le onde fuoriescano oltre la rete. Tutti i catamarani a motore e ora solo i catamarani a vela della linea Bali cavalcano invece le onde come accade per una qualsiasi altra imbarcazione monoscafo.
Ed è qui che la maggiore rigidità e la solidità svolgono il loro ruolo per aumentare la sicurezza di questo tipo di imbarcazione che si va sempre più diffondendo, non solo nel charter ma anche tra i privati che abbandonano il monoscafo sia a vela sia a motore.

I motivi per scegliere il catamarano a vela

Lo abbiamo detto più di una volta e non ci stancheremo mai di ripeterlo che il pregio di ogni catamarano è la sicurezza, ma non è il solo requisito. A parità di lunghezza con una barca a vela il catamarano ha lo spazio utile esterno e soprattutto interno che è più che doppio. Si consideri inoltre che, quando si desidera restare al coperto per chiacchierare o per mangiare, in ogni tipo di barca si deve scendere sottocoperta e si rinuncia al contatto con il paesaggio circostante che invece si conserva in tutti i moderni catamarani.
La scarsa superficie immersa dei due scafi, che compongono un catamarano, consente una maggiore velocità sia a vela sia a motore e, in questo secondo caso in particolare, mantenendo soddisfacenti velocità di crociera, ottenere un enorme risparmio di carburante. Un esempio fra tanti: un catamarano a motore di 43 piedi con due motori da 260 cavalli riesce a consumare appena 50 litri l’ora mantenendo una velocità di crociera di 15 nodi.
E poi per chi, come me, ama disporre di un ampio frigorifero in cui refrigerare una adeguata riserva di effervescente “Brut”, il catamarano è l’unica imbarcazione a vela sulla quale è possibile usare i bicchieri di cristallo anche se il vento soffia a più di 20 nodi.

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