Sono sempre più numerosi coloro che scelgono il catamarano a vela dopo anni di navigazione con un monoscafo.
È la scelta matura, poiché gli armatori scoprono in questo tipo di imbarcazione le caratteristiche a lungo ignorate e talvolta distorte dalla cattiva informazione. Velocità, comfort, sicurezza, stabilità sono il mix vincente di questo tipo di natante.
La navigazione con un multiscafo, catamarano a vela e trimarano, è stata a lungo sconosciuta in Italia mentre spopolava in Francia e Oltreoceano nelle isole caraibiche, per le attività di charter.
Se ripensiamo alle abitudini nautiche dei nostri cugini d’Oltralpe, scopriamo che soprattutto in Francia hanno le loro sedi i più importanti cantieri che costruiscono e vendono in tutto il mondo sia i catamarani “da corsa” sia quelli da crociera.
Origine e impiego dei multiscafi
Il nome “catamarano” deriva probabilmente dalla lingua tamil “kattumaran”, ossia legno legato, perché s’ispira a un tipo di zattera, a vela o a remi, che si usa nel sud-est indiano. E’ più probabile che questo tipo di imbarcazione sia giunta in Europa e abbia messo radici in Francia per l’evoluzione delle canoe a bilanciere diffusissime nella Polinesia, la colonia amministrata dai francesi dalla metà dell’800.
Questo stratagemma tecnico che serviva a garantire maggiore stabilità all’imbarcazione ha ispirato i progettisti i quali, sfruttando la minore immersione degli scafi, hanno progettato delle navi e numerosi traghetti che avrebbero garantito la stabilità con una maggiore velocità.
Il catamarano a vela batte in velocità qualsiasi multiscafo
Il catamarano a vela, nonostante abbia due scafi, offre globalmente una superficie immersa molto minore di una qualsiasi altra barca a vela e quindi, spostando un minor volume d’acqua, si muove più velocemente. Al catamarano basta un leggero alito di vento per avviare la navigazione e, se dovesse procedere a motore, sono sufficienti pochi “cavalli“ per filare sull’acqua.
Anche le dicerie che attribuiscono al catamarano a vela l’incapacità di stringere il vento perdono validità per i modelli di catamarani performanti. Questi, provvisti delle derive laterali, affrontano la navigazione di “bolina“ a livelli prossimi all’angolo di controvento. Non sono molti i cantieri che producono i catamarani performanti, ma questi scafi alleggeriti dall’uso del carbonio invece che della normale vetroresina raggiungono velocità a vela competitive con barche a motore.
Le manovre di un catamarano a vela
Sia nel modello performante sia in quello più tranquillo da crociera, il catamarano si manovra con estrema facilità molto spesso da soli. Il fiocco è autovirante e già ciò risolve il 50% dei problemi. La randa, cioè la vela maestra ha sempre, nei modelli attualmente in commercio, la scotta rinviata a un winch elettrico, pertanto anche un bambino sarà in grado di cazzare la manovra senza alcuna fatica.
Se poi si dovesse alzare a riva un‘altra vela più leggere di prua, il Code Zero è la scelta ideale per il catamarano, poiché è completamente rollabile ed è quindi facile da manovrare.
Arrivati in porto le manovre di ormeggio che vengono eseguite con due motori, le cui eliche molto distanti consentono anche di girare su se stessi.
Ampi spazi e maggiore abilità sul catamarano a vela
Su una qualsiasi imbarcazione a vela se desideri o hai la necessità di stare al coperto, devi “scendere in cantina” e non solo per dormire.
Il catamarano a vela possiede, al centro tra i due scafi, la famosa navicella centrale che consente di vivere a contatto con la natura e con il paesaggio circostante e poi, solo per dormire, si dovrà scendere negli scafi laterali.
Per questi e per tantissimi altri validi motivi, che si apprendono navigando, il catamarano a vela è senza dubbio l’imbarcazione più sicura e più comoda adatta alla famiglia. Quindi è ideale anche per chi è alle prime esperienze nautiche e affronta per la prima volta la navigazione, non solo costiera, ma anche con rotte e traversate più impegnative.