Il VHF nautico è uno strumento indispensabile, forse il più utile fra gli accessori che dovreste sempre avere a bordo. Si tratta di un ricetrasmettitore che opera nella frequenza compresa fra 156 e 164 MHz. Grazie al VHF nautico potete comunicare con altre imbarcazioni, ricevere aggiornamenti meteo e richiedere soccorso in caso di necessità. Proprio per questo è obbligatorio tenerlo a bordo nella navigazione oltre alle 6 miglia dalla costa. Vediamo quindi di preciso il suo funzionamento e le su specifiche tecniche così da poter sempre essere pronti a una navigazione in totale sicurezza!
Quale VHF nautico: fisso o portatile?
Esistono due diverse tipologie di VHF marino: una fissa e una portatile. Da un punto di vista normativo, per quanto riguarda il diporto, non si preferisce una tipologia rispetto all’altra. È bene ricordare comunque che i due diversi VHF presentano alcune differenze.
Il VHF fisso ha una frequenza e una portata maggiore, a seconda dei casi compresa fra le 12 e le 30 miglia. È collocato in maniera stabile sulla plancia e collegato direttamente alle batterie dell’imbarcazione.
Il VHF portatile invece possiede antenna e alimentazione integrata. È dunque possibile utilizzarlo anche al di fuori dell’imbarcazione. Ovviamente presenta una portata e un’autonomia minori, raggiungendo al massimo 9 miglia di distanza. La soluzione migliore – e più sicura – è tenerli a bordo entrambi.
Come funziona il VHF nautico
Il VHF nautico opera in uno specifico spettro di frequenza in modo da poter comunicare con tutti i dispositivi simili entro un certo raggio d’azione. L’acronimo infatti indica le frequenze molto alte (Very high Frequency) comprese fra i 30 e i 300 MHz.
Queste frequenze però possono essere disturbate da alcuni ostacoli, fra cui la stessa curvatura terrestre. Per questo è importante che l’antenna sia collocata il più in alto possibile, per esempio in testa d’albero. Il cavo che alimenta l’antenna è fondamentale inoltre che sia lontano da altre matasse di cavi per ridurre al minimo possibili interferenze.
Caratteristiche e manutenzione del VHF marino
Il VHF marino è galleggiante e impermeabile. Per cui, nel caso di un VHF portatile, non dovete preoccuparvi che cada in acqua. Attenzione però che nel caso di dispositivi con batteria non estraibile, è necessario metterli in carica prima dell’utilizzo. Per poter utilizzare questi ricetrasmettitori – sia fissi sia portatili – è obbligatorio disporre di licenza RFT. È inoltre fondamentale che l’apparecchio sia accompagnato dalla Dichiarazione di Conformità. Per la manutenzione invece è sufficiente sciacquare il dispositivo con acqua dolce dopo ogni uscita.
Ora dovrebbe essere chiaro come funziona il VHF e perché è indispensabile averlo sempre a bordo. Non semplicemente per una questione di obbligo legale, ma anche perché è un dispositivo indispensabile per una navigazione in completa sicurezza. Il VHF nautico infatti è l’attrezzatura fondamentale con cui tutti i naviganti comunicano fra loro, ed è facilmente acquistabile online, con tanti modelli tra cui scegliere. È così che potrete essere certi di evitare inutili rischi per voi, i vostri compagni di bordo e la vostra imbarcazione!